Continuavano a chiamarla “democrazia”: ma repetita iuvant?
Finalmente dopo pirotecniche vicissitudini, il 20/01/2025 Trump viene nominato 47° presidente degli USA. Un’atmosfera di strano rispetto e palese ipocrisia vede costretti a sedere vicini nemici giurati, che fino ad un mese fa si sono affrontati e combattuti con svariati colpi bassi di ogni tipo; eccoli d’incanto ora tutti incravattati ed inchinati al sacro “the show must go on”… Alla cerimonia di insediamento al Campidoglio erano presenti molti grandi attori non tutti, nel bene e nel male, del film horror a noi tutti noto come “democrazia occidentale”. C’erano alcuni miliardari: Elon Musk (Tesla SpaceX, X, etc 450 miliardi), Jeff Bezos (Amazon 230 miliardi), il pentito Mark Zuckermberg (META 250 miliardi), Sam Altman (CEO di OpenAI), Miriam Adelson (editrice israeliana), Tilman Fertitta (multiproprietario), Todd Ricketts (finanziere), Shou Zi Chew (ceo di TikTok). Subito spicca un grande assente tra i conto correnti in $ a più di 10 cifre, parliamo di Bill Gates; chiaro messaggio di guerra del presidente USA al mondo di Big-Pharma.
Il complesso industriale farmaceutico trema, R. F. Kennedy al ministero della sanità promette una rivoluzione totale anche in questo oscuro settore. Nelle sue prime ore in carica Trump ha firmato circa 100 ordini esecutivi a decorrenza immediata, tra questi Trump ha ordinato l’uscita degli USA dall’OMS; evento che dovrebbe indurre a riflettere molti fedeli del mainstream e del farmaco sotto ricatto pseudo scientifico. Ricordiamo che l’OMS ha come primo finanziatore Bill Gates (oltre il 50% del budget), subito dopo per entità c’era l’assegno degli USA; il cui sostegno finanziario ma sopratutto politico, di immagine e credibilità dal 20/01/2025 non c’è più sotto le poltrone di coloro i quali evidentemente hanno mal gestito ed in gran parte contribuito all’emergenza Covid19. Di questa dolosamente cattiva gestione pandemica uno dei maggiori responsabili mondiali è certamente Antony Fauci, il quale chiamato a rispondere dal giudice ammette incredibilmente che: mascherine, distanziamento ed altre misure, sono state sue mere invenzioni senza alcun supporto scientifico. Inoltre nelle sue incandescenti email con David Morens dice testualmente: “Dobbiamo terrorizzare le persone per costringerle ad abbandonare le loro idee salutiste e indurle ai sieri Covid.” Mentre i processi a suo carico promettevano certe condanne storiche, ecco che oltre il 90° minuto, proprio sullo scadere del suo mandato… verso le 23:59 del 19/01/2025 Biden dà l’immunità al suo compare dr Jekyll-Fauci. Grande atto “democratico” anche questo, da incorniciare insieme al “ri-democratico” scudo penale per suo figlio Hunter, già condannato.
La domanda, che ahi noi non sorge spontanea tra i popoli, perciò evidentemente ingannati e ridotti a meri telespettatori, è: ma se Fauci fosse per ipotesi assurda innocente, perché mai evitare che la perfetta e sempre saggia o più che divina “giustizia democratica”, non abbia accertato la verità?
Meglio evitare clamorose condanne… qualche giudice potrebbe non essere corrotto o avere un sussulto di umanità.
Questo medesimo tipo di “liturgia democratica” è riscontrato anche in Italia; poi vedremo quale topolino partorirà la commissione di inchiesta sulla gestione pandemica a carico di Conte. Già tutta la relativa sanguinosa discussione per essere ammessa nelle camere è indice sempre di “grande democrazia”. Non di minore peso, ma di medesima impronta “democratica” sono i guai giudiziari diabolicamente dribblati dalla Ursula von der Leyen, per le tangenti milionarie sui contratti miliardari con la Pfizer per i sieri Covid19 sperimentali (i più danarosi della storia tra un ente statale ed un privato, parzialmente segretati in fase di sottoscrizione). Eppure i tempi sono cambiati, una volta in pieno stile “democratico” questi processi, per salvare le apparenze e nascondere il regime totalitario in cui siamo oppressi, si sarebbero celebrati e conclusi con nulla fatto, assoluzioni, condanne risibili o prescrizioni. Ah la “democrazia” quanti mezzucci davvero mafiosi conosce per salvare chi deve salvare, quando è necessario per i piani dei suoi veri padroni…
Torniamo in USA, continuiamo a vedere il film horror della più “grande democrazia” del pianeta.
Trump firma i suoi primi 100 ordini esecutivi, circa 80 cancellano ordini mondialisti del manichino Biden come wokismo e green deal; purtroppo toglie la minimum tax sulle multinazionali nord americane. Questo scambio di favori ai miliardari che lo hanno sostenuto in campagna elettorale, non è simile ad uno scambio di voto non siate cattivi; rientra infatti sempre nel perfetto e secolare stile “democratico”.
Trump per quanto bene se ne dica e per aver già mantenuto molte delle “giuste” promesse elettorali sull’immigrazione, per esempio resta circondato, arroccato, sostenuto ed interdipendente ad una plutocrazia di una decina di miliardari, più o meno buoni più o meno simpatici; ma i cui interessi stridono con la perequazione della ricchezza popolare e, ancora, evidentemente sono oggi più chiara espressione di come la “democrazia” intenda gestire la presunta res pubblica. Pardon vista la vera realtà svelata, meglio scrivere res privata, ma falsamente definita pubblica o “democratica”. Sull’immigrazione ancora una volta si perde occasione di chiarire e debellare le vere cause di questo fenomeno, il 47° presidente dovrebbe agire di modo che nei paesi del sud i cittadini non siano costretti a scappare, perchè spesso è stata l’élite mondialista occidentale a destabilizzare o devastare le economie e le culture di tali Paesi oggi “disagiati”. In generale non si dovrebbe mai dimenticare che dietro la parola “immigrato”, c’è un essere umano con drammi spesso indicibili; ma questa spersonalizzazione dell’Homo Sapiens Sapiens è ancora un altro piatto forte della “democrazia”.
Proporrei a voi tutti la rilettura di questo articolo sostituendo la parola “democrazia” (molto ripetuta per enfatizzare) col reale e più autentico significato di un’altra parola a lei (solo in teoria) antinomica: “dittatura” o “dolce totalitarismo”; vedreste che così l’articolo avrebbe medesimo significato: più diretto e non sarcastico.
Questa sostituzione antinomica, magari semplice da attuarsi rileggendo mere parole, è incredibilmente più complessa e richiede sforzo ed un’intelligenza plastica inaudita; qualora la si voglia realizzare anche nelle nostre menti corrotte da anni di pervicace lavaggio “democratico” del cervello. Dall’asilo, alle medie, alle superiori, all’università, ai libri di narrativa, ai film, al sistema socio discultrale in cui siamo costretti senza alternativa libera dalla nascita; ci hanno indottrinati e costretti senza viatico di altre opzioni a credere nei dogmi (oggi tutti sconfessati) della religione sanguinaria e decadente chiamata “democrazia”. Quante volte l’Africa ha attaccato l’Europa o il nord ricco? Quante volte negli ultimi 2,5 secoli dal 1776 il sud America ha invaso il Nord America ed ha ingerito nella sua politica? Quante volte la Cina ha colonizzato o devastato con bombe esportatrici di “democrazia” altre nazioni sovrane? Quali stati davvero sovrani, perciò demonizzati, perchè non burattini dell’élite mondialista, del terzo mondo sfruttano il sangue di immigrati del nord? Quanti popoli del sud hanno usato armi atomiche contro quelli del nord? Potrei continuare per circa 250 milioni di morti, proprio causati dall’élite mondialista negli ultimi 250 anni, ma basti ricordarne memoria ed invocarne ancora assenti dovute riflessioni, dovute rivoluzioni mentali e dovuti atti concreti.
Dall’uragano Trump si ci sarebbe aspettato qualche parola di condanna contro il criminale Netanyahu, invece applaudito bipartisan dal congresso USA, reo di genocidio imputato dall’AIA, ma nella realtà al netto di dichiarazioni politiche ciò che conta sono i risultati. Aver imposto la tregua ad Israele (seppure con una retorica troppo dura contro il povero martoriato popolo palestinese) è un ottimo segnale del suo mandato appena iniziato, sperando che duri e porti alla creazione dei due Stati, oltre che alla fine del progetto sionista chiamato “Grande Israele” e dei suoi criminali artefici.
Restando in tema di guerra, certamente vedremo presto terminare l’operazione militare speciale in Ucraina, anche qui Trump potrebbe essere più chiaro su chi davvero ha invaso e minacciato chi per decenni; ma ancora una volta conteranno i risultati. Vedremo la NATO forse implodere, insieme all’UE; perchè il tetto richiesto di contributi al 5% è mera eutanasia di Trump, imposta a queste due associazioni a delinquere. Ciò potrebbe svegliare popoli e governi europei. Di sicuro aver invitato Xi Jimping e nessun leader europeo (eccetto Meloni) è un pizzino della nuova presidenza USA all’élite mondialista europea e a tutti i suoi finti leader burattini e servi di ogni altro mandato e potere. Qualsiasi padrone superiore è buono pur di tradire il teoretico mandato popolare in tutte le sue forme come prescrive senza più vergogna la “democrazia”.
La Giorgia Draghi ops Giorgia Rothschild palese serva dei medesimi padroni dei suoi predecessori al governo, oggi si trova tra due fuochi, nel medesimo dubbio amletico di tutti i leader burattini europei: continuare a servire l’élite mondialista dei Rothschild? Oppure per la prima volta provare ad adempiere una funzione mai rispettata fin oggi: servire i popoli solo in teoria sovrani? Vedremo.
Quanto viene definito giornalisticamente “idilliaco rapporto” Meloni-Trump, è in realtà venturo e potenziale importantissimo prodromo di ponte geopolitico tra USA e UE, tra vecchia era monopolare-imperiale e questa nuova era, di governi, governanti e popoli davvero sovrani. Tale idilliaca arteria informazionale più vitale di un virtuale Nord Stream tra USA-Italia (di cui lo stivale sia hub per l’UE), dovrà trasportare un preziosissimo vettore energetico in Europa: il vento del VERO cambiamento. Elon Musk ha definito correttamente l’UE un organismo antiliberale; ecco che siamo finiti a prendere giuste lezioni di libertà da un multi miliardario, speriamo ben intenzionato e che resti savio fino all’ultimo dei suoi giorni. A proposito non è l’uomo più ricco del pianeta! Il suo patrimonio per un comune mortale è spaventoso: 450 miliardi di $. Nessun “democratico” giornale dice che esistono persone sul pianeta come i Rothschild: le cui dinastie sono proprietarie assolute delle medesime banche centrali mondiali occidentali. I Rothschild (tra i più potenti esponenti dell’èlite pro-NWO) sono i maggiori detentori di banconote fiat; del loro controllo; del potere corruttore quasi assoluto che ne deriva e della ricchezza reale che tramite l’usura riescono a possedere, influenzando totalmente finanza ed economia. Quindi i popoli non devono sapere la verità, in primis su chi è davvero il più ricco-potente; perchè così l’élite resta al sicuro da eventuali rivalse dal basso della piramide sociale… Da quanto precisato, sorge una sorta di conflitto di interesse interessante, tra Trump e i miliardari che lo supportano; tutti presenti al Campidoglio ti in stile “C’era una volta in america“. Infatti avendo enormi somme in $, i miliardari americani hanno tutto l’interesse a salvare la valuta USA; ma il destino del $, così come è ridotto oggi non collima con i migliori interessi di mera sopravvivenza o rinascita dei cittadini americani. Ecco che si dovrebbe riconvertire tutto l’ammontare in $ in un’altra valuta, criptovaluta o idrocarburovaluta o bitcon o memecoin e poi sostituire sistema monetario ed economico: questa è la vera sfida di Trump, poco importa se favorirà anche qualche miliardario, conta che aiuti (come effetto collaterale) soprattutto gli americani tutti. Convertire miliardi di $ in cripto, potrebbe frenare l’inflazione, ma nel lungo periodo serve ridare sovranità monetaria al popolo USA.
Élite scaccia élite: una buona sintesi di quanto sta accadendo oggi in USA.
Queste tre parole possono essere un metodo buono o anche l’unico possibile per liberare l’umanità e soprattutto i popoli occidentali dalle loro schiavitù monetarie e mentali, certamente è una metodologia ligia alla presunta e millantata liturgia “democratica”. Tale liberazione sembra più un metodo da savana o da ndrine, che si avvicendano sul medesimo interesse di quartiere; ma a questo punto tutto vada bene se e solo se i popoli oppressi davvero inizieranno ad essere liberati e guidati da probi, liberi ed indipendenti condottieri. Il problema dell’indipendenza di azione, rispetto ad alcuni ambienti (sionismo, usurocrazia, finanza ipertrofica, big tech, big pharma, Deep State) resta una delle maggiori sfide di Trump. Il 47° presidente se vorrà riportare benessere e vera libertà in USA per tutti: dovrà porre fine all’equivoco squisitamente “democratico” della privatizzazione della FED. Non può esistere uno stato davvero sovrano senza che l’emissione e gestione della sua moneta sia totalmente pubblica. Se poi riusciamo anche a collegarla ad asset reali e ad accreditare la valuta corrente, con incentivi (interessi negativi), allora sì: ci sarà il presupposto minimo per poter vivere in un sistema sociale in cui il suo popolo possa definirsi sovrano. Oggi assolutamente o “democraticamente” il popolo non lo è. Perché è suddito degli usurai padroni privati di banche centrali private, grazie ai più o meno proni camerieri politici, soprattutto in occidente.
Trump ha inaugurato a suo dire la nuova era dell’oro in USA, prima dei trattati di Bretton Woods (1971) il $ aveva come sottostate o controvalore l’oro per legge. Oggi non si può più ritornare ad un sistema aureo (nemmeno in sue frazioni minori di 1), perchè il pil globale è cresciuto circa 10 volte oltre tutto il valore del quantitativo di oro estratto fin ora sul pineta (165mila tonnellate pari a circa 10 mila miliardi di $), mentre nel mondo della finanza circola più di 25 volte il valore del quantitativo di oro globale. Nemmeno vincolare il $ al petrolio o alla rinascita di una nuova era degli idrocarburi, risolverebbe la questione della moneta. La vera sfida di Tump è cambiare sistema monetario, perchè il $ e l’economia USA ha 37mila miliardi di debito in pancia. Fin ora questa banconota privata è stata la moneta egemone imposta sul pianeta grazie a metodi molto “democratici”: a suon di guerre, bombe intelligenti, sangue morti, stragi, colonialismo etc. Fin oggi il dollaro è stato imposto d’imperio a Paesi colonia, ma lo tsunami sovranista ha già risvegliato molti Paesi dell’est e del sud e l’idea di un nuovo USA poliziotto colonialista e usurocrate col ciuffo biondo: non sarà accettata con impeto sempre maggiore. Anche sul Canada e sulla Groenlandia, Trump dicendo che vuole annetterle, esprime la vecchia idea colonialista in USA. Scontata è l’importanza strategica di questi due Stati; ma è anacronistico oltre che in perfetto stile “democratico” non attribuire pari dignità ad ogni altra nazione, sovrana o serva che sia. Nel suo discorso da presidente, come in un film americano, Trump ha detto una bellissima frase: “negli USA l’impossibile è quanto sappiamo fare meglio“. Speriamo si capisca la differenza tra film e realtà. Il presidente neoeletto potrà sostenere per i capelli il $ con criptovalute o con idrocarburi, ma non può fare miracoli: c’è bisogno di una nuova Bretton Woods e soprattutto di indipendenza totale, libertà e verità. Due valori, tanto cari a Kennedy da costargli la vita; altrettanto abusati, quanto mai visti profondamente e sinceramente soprattutto nel “democratico” occidente: insuperabile espressione del più cieco, dolce e spietato totalitarismo nella storia umana (numero di morti alla mano).
“Nessuno è schiavizzabile nel modo più desolante possibile di chi crede falsamente di essere libero“.
Spegni la tv, è manipolata.
Non credere alla “democrazia”, è solo un film horror.
Era Hollywood, ora è tutto finito in fiamme.
Non sei libero, ma schiavo di queste idee.
Non sei libera, ma schiava di queste idee: è giunta l’ora che le cambi.
Il parlamento della prima o migliore “democrazia” sul pianeta, quello ritenuto tale per antonomasia, applaude il criminale di guerra che ha ucciso quasi 100mila civili col supporto mafioso di tutto l’occidente: è ciò che toglie l’ultimo velo e scrive la parola The End al film horror noto a noi tutti sotto il mendace nome di “democrazia”. (Vedi video applauso più vergognoso, ma illuminante della storia qui)
Ingegnere Meccanico Vincenzo Santoro Lungimirante.