16simo Festival XS, “Dueeventiquattro”

16simo Festival XS, “Dueeventiquattro”

Domenica 2 marzo 2025, continua imperterrita la preziosa attività  spettacolare della Compagnia dell’Eclissi che, in occasione del 4° appuntamento nel 16/simo Festival   XS Salerno, ha ospitato al Teatro Genovesi la “Compagnia Teatrale PrimoAtto”, dell’associazione “La Corte dei Folli” inserita nella “Unione Italiana Libero Teatro”, proveniente da Cuneo.

Lo spettacolo non ha deluso le aspettative ormai consolidate di noi spettatori riguardo la qualità delle opere proposte dalla Compagnia dell’Eclissi amabilmente condotta da Enzo Tota.

Il regista Pinuccio Bellone ha raccontato come sono nati il soggetto e la sceneggiatura della commedia. I due giovani autori argentini  Pascual Carbonell e Jeronimo Cornelles si incontrarono causalmente a Buenos Aires in un concorso letterario nel quale fu chiesto ai partecipanti di lavorare in coppia e creare un testo teatrale da mettere in scena. In quella fortuita occasione partorirono l’opera che, a giudicare dal lungo applauso a scena aperta degli spettatori del ‘Genovesi’, si è rivelata un grande successo.

Il tema, mirabilmente raccontato con l’adozione di un testo ricercato e accattivante, è quello di una vita infelice che non si riesce ad affrontare se non con l’invenzione di una spinta visionaria finanche delirante che porta Marcos, il protagonista, magistralmente interpretato da Corrado Vallerotti,  a spararsi un colpo in testa.

L’occasione di costruire un’altra storia una vita diversa, è immaginare di incontrare sul treno sotterraneo la donna dei suoi sogni, che lui chiama Clodinette. E’ l’altra protagonista della commedia interpretata dalla bravissima Annachiara Busso.

Il tempo del tragitto in metroin cui resta da solo con lei è esattamente due minuti e 24 secondi, è l’unico momento lontano da una moglie trascurata che non ama più e da una figlia che non sente sua.

Marcos lascia cadere una lettera mentre scende dalla carrozza, lei la legge ed inizia  una relazione epistolare durante la quale lei lo provoca incessantemente chiedendogli prova del suo reale desidero di cambiare la sua vita e finalmente innamorarsi di un’altra donna, di lei. Marcos tentenna, è indeciso, è un uomo insicuro che rivela alla donna immaginaria le sue terribili intenzioni di uccidere moglie e figlia per ricominciare una nuova vita, senza errori e costrizioni.

Quando poi lui si decide di assecondare le richieste di lei per incontrarsi e finalmente ballare il tango, che più erotico e sensuale non ce n’è, lui non la vede, si era deciso finalmente ma lei non c’è, la cerca disperato ma non la trova. Il giorno dopo sulla metro Marcos si rivolge ad una donna seduta, forse reale forse no, la aggredisce, urla che non è venuta all’appuntamento, le racconta che ha usato due delle tre pallottole che aveva per uccidere moglie e figlia, ma lei ignara di ogni cosa non capisce di cosa stesse parlando e terrorizzata chiede aiuto, poi scappa via dalla carrozza e sparisce nel buio sotterraneo. Marcos non ha più difese, per un amore illusorio ha troncato nel peggiore dei modi con la sua vita passata, ma la donna che aveva deciso di amare non c’è, non c’è mai stata, è esistita solo nella sua testa, non ha più motivo di vivere e si spara con l’ultimo proiettile rimasto. Forse era per lui sin dall’inizio, ma gli serviva il coraggio di togliersi la vita, una vita che gli stava troppo stretta.

E’ una reazione patologica ma, si sa, è l’insostenibile leggerezza della finzione.

Carlo Ceresoli

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