Burattinaio morto: burattini allo sbaraglio!
Il primo aprile 2024 l’indecente ed indifendibile frangia sionista israeliana attacca l’ambasciata Iraniana di Damasco in Siria, uccidendo alcuni alti militari iraniani. Azione non di certo distensiva, ma inflitta con lo scopo calcolato di provocare una reazione, ed allargare il conflitto in medio oriente. Ennesimo atto criminale in barba alle leggi del diritto internazionale, commesso da un Israele sempre più bestia inferocita, che però così mostra anche tutta la sua vera natura violenta e disperata. Non l’irrilevante e claudicante idea distorta diffusa dalla propaganda occidentale, ma l’opinione pubblica mondiale, quella che conta perché sposta l’ago delle sorti del pianeta, ora ha ben capito cos’è il sionismo, i suoi metodi e le sue finalità coloniali-mondialiste. Di certo liturgie aggressive israeliane storicamente note in Iran, che da subito promette una risposta militare forte e chiara. Tale risposta inizia, speriamo sia già conclusa, nella notte del 13 aprile 2024 col lancio annunciato di circa 500 droni shadow e 150 missili da crociera alcuni ipersonici. I droni sono quasi tutti stati intercettati fuori dal territorio israeliano, circa un centinaio nella notte sono stati distrutti da 4 caccia americani, 2 francesi e supporto di inglesi; ma secondo l’Iran alcune basi nel deserto del Negev in Israele sono state pesantemente colpite. All’attacco, o meglio al contro-attacco, hanno partecipato in modo diverso l’Iraq, la Siria, lo Yemen, il Libano; di sicuro ciò denota il dialogo tra questi Paesi che ormai si stanno coalizzando contro il loro nemico comune. Stanotte le agenzie occidentali davano una notizia ogni 3 minuti. Per comprendere questa frenesia confusa e contraddittoria è fondamentale ricordare il peso, ruolo ed implicazioni delle potenze alleate ad Israele e all’Iran: il primo è spalleggiato dagli USA, il secondo ha come partner militare la Russia. Così appena iniziato il lancio iraniano la Russia ha invitato gli USA, l’Inghilterra ad astenersi da un attacco diretto all’Iran, altrimenti l’escalation potrebbe essere apocalittica. L’Iran ha più volte sottolineato che la loro risposta al crimine di Damasco si esaurisce col contrattacco di ieri sera, a patto che Israele non risponda e soprattutto non reagisca in modo spropositato all’azione subita; vedasi stile genocidio palestinese con mille morti subiti e 40000 morti civili inflitti, fin ora. Purtroppo Israele, bullo forte dei suoi amichetti gangster, tende a rispondere con molta più forza ad ogni attacco; ma vedremo stavolta se dovrà cambiare tale sua abitudine o no e le implicazioni internazionali…
Qui diventa interessante notare il nervosismo di Biden, ovvero di chi lo manovra. All’inizio dell’assedio di Gaza, Biden giurava eterno e totale supporto ad Israele; poi col tempo, le stragi, il genocidio, l’avvicinarsi delle elezioni e l’emorragia di potere di chi lo imbecca: la sua posizione è mutata, capovolta. Siamo passati da 3 votazioni di veto al cessate il fuoco degli USA in sede ONU, al contrordine bipolare ma storico, in cui Linda Thomas-Greenfield si astiene e non vota più contro.
Ancora nonno Biden ieri ha mostrato le ennesime indecisioni; come osservabile dalla cronologia qui sul sito dell’ANSA. Quindi la danza sull’altalena ubriaca e barcollante di Baiden inizia alle 20:33 con: “Il nostro sostegno ad Israele è incrollabile”. Poi c’è un brainstorming alle 22:42 col team presidenziale nella Situation Room con opportune scorte di pannoloni. Alle 23:11 si annuncia che Biden parlerà alla nazione. Alle 00:58 la Casa Bianca fa sapere che Nonno Biden salterà il suo discorso alla nazione (avrà preso sonno è anzianotto, malaticcio e sempre più mal guidato…) Alle 2:01 si risveglia di soprassalto e conferma senza pensarci e ripetendosi: Il nostro sostegno ad Israele è incrollabile “L’ho già detta questa?”… Alle 4:43 notizia NBC, il nonnino burattino dei mondialisti dimostra tutta la sua genialità e si candida al Nobel con questo suo comunicato: Biden teme che Israele voglia trascinare gli USA in un conflitto! Alle 5:31 per problemi di prostata si alza e non lui, ma così gli hanno detto: convoca il G7 in cui auspica una risposta unitaria. Sembra finita la nottataccia ma alle 6:48, ennesimo passo del gambero pazzo: Gli USA non vogliono un conflitto con l’Iran, ma difenderemo truppe!
Siete sbalorditi o no?
Non vogliamo commentare noi di liberamentenew.it, riflettete voi se è giusto o folle affidare ancora 8 miliardi di vite a questo pupazzo malaticcio e a chi lo dirige in un modo ormai ancora più folle.
Si scrive la storia, oggi nel tardo pomeriggio con la risposta di Israele; dalla sua entità capiremo molti aspetti. C’è tutto l’interesse dell’élite globalista a spostare il focus dalla guerra ormai persa in Ucraina altrove e a puntare sul tutto per tutto. L’élite mondialista è capace di ispirarsi anche al “Muoia Sansone con tutti i filistei” non avendo più alcuna altra possibilità per perorare il dominio sull’umanità. La Russia, l’Iran e tutti gli alleati fino alla Cina, non vogliono l’estensione del conflitto in Medio Oriente che diverrebbe presto globale; ma messi alle strette ed obbligati risponderanno e vinceranno a caro costo ma vinceranno. Perchè l’occidente criminale-coloniale non è più il più forte: lo si evince ineluttabilmente anche dall’esito dell’operazione Ucraina.
Qui siamo oltre il delirio di un octogenario telecomandato, è evidente che in regia non c’è più una linea stategica ben precisa e netta. Si procede a tentoni, con doppi e tripli salti mortali; ormai sottoposti alla tensione di varie forze decisionali contrastanti ed in continuo e rapido mutare di loro rapporti in gioco. Immaginate che l’Iran avesse attaccato appena 4 anni fa, sarebbe stato immediatamente “Vietnamizzato”: oggi no! L’Iran non è Gaza, ed i suoi alleati hanno dimostrato in Ucraina con un letale elettroshock all’élite sionista-mondialista e ai pecorili popoli occidentali vittime della sua propaganda, che i più forti e il gendarme del pianeta non è più l’asse militare anglo-americano-europeo.
L’azione dell’Iran ha uno scopo ben preciso; siccome è stata ampiamente pre-annunciata dal suo governo e dal suo esercito, non aveva l’obiettivo primario di uccidere o danneggiare. Il vero intento riuscito in pieno era ed è un fortissimo e chiarissimo eterno squillo di tromba a tutti: in Medio Oriente, in Africa e altrove. Il messaggio è che i servi storici sono stanchi, pronti a combattere e non permetteranno più di essere coloni, rivendicano la loro libertà, la giustizia, la loro sovranità e ruolo geopolitico. Per la prima volta nella storia queste rivendicazioni, se non saranno recepite con le buone, saranno imposte con la forza militare. Forza oggi soverchiante dei sempre più uniti alleati e coesi “buoni”, sui cattivi: sempre più deboli, disuniti, allo sbaraglio, feriti deliranti ed esposti nei loro veri capi decapitati sionisti-mondialisti. La realtà è mutata, chi è abituato a stuprarla a suo uso e consumo, non solo non può più perorare questo suo reato o mal costume; ma presto sarà punito a dovere. La testa della piovra globalista è stata recisa e separata dai suoi servili tentacoli, ora attendiamo con ansia che questi smettano di muoversi compulsivamente solo per inerzia e che il loro cervello sionista-mondialista muoia per anossia, dissanguamento e mancanza di servili alimenti.
Ing Meccanico Vincenzo Santoro Lungimirante