Geo-Ingegneria, il nuovo scenario di guerra – 3° Capitolo – Il progetto HAARP
Il progetto HAARP (High Frequency Active Auroral Research Program)
Nel febbraio del 1992, viene costruita a Gakona in Alaska, in una ex base della United States Air Forces, una istallazione, completata nel 2007, composta da un trasmettitore e da 180 antenne alte circa 20mt e collegate tra loro per funzionare come una unica antenna manovrabile e capace di concentrare una potenza di milioni di Watt di onde elettromagnetiche ELF verso un punto preciso della ionosfera dal diametro di 19km, profondo 3km e posto a 145 km dalla superficie terrestre
L’impianto è stato studiato per inviare onde radio nella ionosfera per riscaldarla e provocare delle perturbazioni.
Lo scopo è quello di studiare in che modo queste perturbazioni influiscono sulle comunicazioni a breve e a lunga distanza.
Secondo molti studiosi il programma Haarp è da ritenersi un’arma elettromagnetica capace piuttosto di alterare i campi magnetici e manipolare il clima per creare più favorevoli condizioni del campo di guerra.
Ma questo impianto non è l’unico costruito dagli USA: un secondo sempre in Alaska si trova Fairbanks ed il terzo a Arecibo in Puerto Rico.
Anche la Russia ha il suo impianto ELF a Vasilsursk, e lUnione Europea ha il suo complesso di antenne in Norvegia a Tromso.
Sono i cinque impianti ufficialmente dichiarati ma si ritiene che ne esistano sparsi per il mondo almeno altri 20.
Se questi impianti lavorassero simultaneamente causerebbero un riscaldamento dell’atmosfera tale da modificare le correnti a getto del pianeta, innescando temporali catastrofici e disastrose siccità, modificando l’epicentro degli uragani per deviarne la direzione.
Nel dicembre 2001 gli scienziati della Nasa dipartimento di Palo Alto in California scoprono che, analizzando più di cento terremoti di magnitudo 5, tutti sono preceduti da disturbi elettrici anomali nella ionosfera.
Inoltre anche durante la ricerca di giacimenti di gas nel sottosuolo utilizzando la tecnologia ELF si verificavano susseguenti terremoti[i]. Queste evidenze dimostrano che è possibile attivare un terremoto a comando utilizzando le onde a bassa frequenza.
Lo scienziato a cui si riconoscono i primi studi sulle modifiche ambientali e gli attacchi climatici è l’ingegnere serbo-croato naturalizzato statunitense Nikola Tesla inventore della corrente alternata. Nel 1891 mise a punto la bobina capace di generare elettricità ad alto voltaggio e studiò un metodo di controllo del clima utilizzando onde elettromagnetiche a basse frequenze ELF (Extremely Low Frequency). Sosteneva che immettendo nella ionosfera, strato superiore dell’atmosfera, queste onde ELF, potevano determinare mutazioni del clima.
Le sue invenzioni suscitarono l’invidia del più furbo Thomas Alva Edison che riuscì ad impossessarsi di gran parte dei suoi brevetti.
Tutti i documenti relativi alle ricerche di Tesla sono in possesso della FBI americana e sono secretati. Le ipotesi sulla loro secretazione fanno riferimento alla rilevanza politica e strategica delle sue scoperte soprattutto in tre ambiti di studio: il primo sull’elettromagnetismo atmosferico ed il controllo del clima a distanza, il secondo riguarda il leggendario “raggio laser della morte” che se fosse reale sarebbe un’arma molto più potente del nucleare, il terzo è che se l’ipotesi di una energia libera, rinnovabile e gratuita fosse realizzabile, ciò sconvolgerebbe l’intero sistema economico ed energetico determinando un cambiamento radicale negli equilibri geo-politici mondiali.
E quindi uscimmo a riveder le stelle… continua… Capitolo 4
Carlo Ceresoli
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