Il castello dei soldi che crolla
Il Procuratore Capo di Roma Francesco Lo Voi ha iscritto nel registro degli indagati l’ex ministro Speranza e l’ex direttore generale dell’AIFA, l’agenzia italiana del farmaco, Nicola Magrini.
I reati contestati vanno dalla “somministrazione di medicinali guasti” al “falso ideologico” fino all”’omicidio plurimo”.
L’indagine e conseguente avviso di garanzia sono scattati in seguito alla denuncia di Antonio Porto segretario generale nazionale del sindacato OSA di polizia, di Pasquale Valente segretario generale nazionale del sindacato di guardia di finanza e del Comitato “Ascoltami”, dopo che nella trasmissione “Fuori dal Coro” diretta da Mario Giordano sono state rese pubbliche una serie di email scambiate tra i due indagati nelle quali si confermava l’assoluto carattere sperimentale dei sieri, la totale assenza di dati rispetto alle conseguenze alle inoculazioni e la mancanza di efficacia dei composti genici.
O peggio ancora i due esponenti istituzionali erano a conoscenza delle segnalazioni di effetti avversi dopo le inoculazioni su pazienti fragili come i neonati o le donne incinte, ma hanno deciso di non far trapelare niente e di occultare le evidenze ad ogni costo, cancellando i dati e modificando i periodici rapporti dell’aifa.
Nelle comunicazioni tra il ministro ed il dirigente si legge che “…per sopravvivere …dobbiamo imparare a non rispondere…” , ecco perché alle segnalazioni di coloro che hanno subito effetti avversi dopo le inoculazioni non c’è stato alcun riconoscimento e né risposta.
Dai documenti esposti emerge che la parola d’ordine è stata: “…salvare il vaccino…” e non SALVARE LE PERSONE.
Riguardo l’autorizzazione a procedere nei confronti di Speranza da parte del tribunale dei ministri, tutto il popolo italiano si aspetta che entro i novanta giorni di rito ci sia l’autorizzazione a procedere e si vada al processo e si perseguano le gravissime responsabilità aggravate dal ruolo istituzionale dei due “manager” del farmaco contro la sars cov2.
Comunque vada, noi menti libere e critiche verso quello che sta accadendo da anni nel mondo non dimentichiamo tutte le altre figure responsabili di falsità e omissioni, finanche di insulti e discriminazioni verso chi ha capito e non ha voluto inocularsi alcunché. Sono i giudici della Consulta con le loro sentenze scandalose, i politici che con dpcm illegali ci hanno obbligato in casa, ed hanno reso obbligatorie le inoculazioni, ed hanno introdotto il lasciapassare anti-libertario, i giornalisti schierati e pronti ad offendere e screditare chiunque osasse contraddire la falsa narrazione unica, i proclamati virologi accreditati solo dal conflitto d’interesse e dalla voglia narcisistica di apparire in ogni trasmissione ratio-televisiva, i presidenti degli ordini professionali che, agevolati dalla diplomata ex ministro della sanità che con apposita legge li ergeva a braccio armato del governo sul territorio, leggete articolo su questo giornale, hanno determinato la vita o la morte professionale di quei VERI MEDICI che hanno contravvenuto alle norme liberticide, hanno rifiutato le inoculazioni e si sono recati a casa dei pazienti per curarli salvandoli tutti.
Senza però dimenticare i governatori delle regioni che approfittando della situazione e cavalcando la sindrome della paura per ricercare il maggiore consenso, hanno messo in atto norme “in peius” destinate ad aggravare le condizioni dei cittadini già vessati alle restrizioni nazionali, leggi articolo su questo giornale.
E i sindacati, soprattutto quelli più noti come la triplice, completamente schierati con le disposizioni governative e contro gli stessi lavoratori che avrebbero dovuto tutelare.
Possiamo non citare il Papa imposto che ammoniva tutti dicendo che : il vaccino è un atto d’amore…”
Cosa si può dire dei penosi ristoratori, negozianti, gestori di cinema, di palestre, i dirigenti scolastici o i datori di lavoro che pretendevano di mostrare il “lasciapassare” per consentire di vivere le azioni quotidiane che fino al giorno prima erano normale convivenza civile.
Ma il ridicolo si è toccato quando anche certi personaggi dello spettacolo, attori figli d’arte (Brancaleone si sarà rivoltato nella tomba), presentatori, cantanti rock (i loro strumenti musicali si saranno rivoltati nelle custodie) ostentavano l’indice ed il medio della mano sul braccio ma si incollavano sul volto la maschera della vergogna.
Non possiamo dimenticare…e non lo faremo.
Carlo Ceresoli