Paese che vai, “Corte Costituzionale” che trovi.

Paese che vai, “Corte Costituzionale” che trovi.

L’1 dicembre 2022 impossibile non gridare allo scandalo, dopo l’attesissima spudorata sentenza della corte costituzionale italiana sugli obblighi vaccinali introdotti da Draghi. La nota dell’ufficio stampa della nostra corte costituzionale, come un epitaffio sepolcrale, giudica:  “legale” tale obbligo (sia per gli operatori sanitari, sia per over 50) e “inammissibile” rimborsare gli stipendi per i sospesi non vaccinati. Le leggi italiane hanno una gerarchia detta “delle fonti”, la quale pone al suo massimo livello i principi costituzionali, eccetto i trattati internazionali (NATO) o le fonti del diritto della Comunità Europea (vedi articolo 117 della Costituzione). In teoria, il Diritto Naturale e la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dovrebbero ispirare ed essere rispettati da tutte le altre fonti. Ribaltiamo la piramide del controllo, è il popolo che non può ritenere ammissibile come un manipolo di giudici sorvoli anche sulla Carta di Oviedo (in particolare art 5), e sul Codice di Norimberga. Ciò significa dimenticare con dolo tutte le sofferenze nei campi nazisti della Seconda Guerra Mondiale e retrocedere l’umanità ad una condizione giuridica più svantaggiosa degli schiavi dell’antico Egitto.

Articolo 5 della Carta di Oviedo recita <<Un intervento nel campo della salute non può essere effettuato se non dopo che la persona interessata abbia dato consenso libero e informato. Questa persona riceve innanzitutto una informazione adeguata sullo scopo e sulla natura dell’intervento e sulle sue conseguenze e i suoi rischi. La persona interessata può, in qualsiasi momento, liberamente ritirare il proprio consenso.>>.  Lo stato dell’arte impietoso  in UE è il seguente: contratti tra case farmaceutiche e Stati sui “vaccini” a MRNA sono tuttora segreti; le sperimentazioni di parte o addirittura contrabbandate per eseguite ma inesistenti, come confermato nella dichiarazione shock della Pfizer all’interrogazione nell’europarlamento; dulcis in fundo c’è il segreto militare sulle reazioni avverse ed il totale mistero sugli ingredienti.

Deflagrano con maggiore clamore i 10 commi inascoltati del Codice di Norimberga.

1) Il consenso volontario è assolutamente essenziale. Ciò significa che la persona interessata debba avere capacità legale di esprimere il consenso; che essa sia nella condizione di poter esercitare un libero potere decisionale senza che si intervenga con la forza, con la frode, con l’inganno, con minacce o esagerando con qualsiasi forma di vincolo o coercizione; che essa abbia sufficiente conoscenza e comprensione degli elementi coinvolti nello studio, tali da permettere una decisione consapevole e ragionata. Questo ultimo elemento fa sì che prima che il soggetto decida affermativamente sia informato circa la natura, la durata, lo scopo della sperimentazione, nonché dei metodi con cui verrà condotta, qualsiasi disagio o pericolo potenziale e i possibili effetti sulla salute che potrebbero derivare dal partecipare alla sperimentazione. Il dovere e la responsabilità di accertare la bontà del consenso rimane in capo alla persona che avvia o dirige la sperimentazione. Questo è un dovere personale e una responsabilità che non possono essere delegate impunemente.

2) L’esperimento dovrà essere tale da fornire risultati utili al bene della società; la natura dell’esperimento non dovrà essere né casuale, né senza scopo.

3) Ci dovrà essere una pianificazione dell’esperimento sulla base degli esperimenti in fase preclinica in vivo e sulla base della conoscenza approfondita della malattia.

4) L’esperimento dovrà essere condotto in modo tale da evitare ogni sofferenza o lesione fisica o mentale che non sia necessaria.

5) Non si deve eseguire la sperimentazione se a priori si è a conoscenza che tale sperimentazione possa causare danni o morte.

6) Il grado di rischio da correre non dovrà oltrepassare quello dei vantaggi, determinati dalla rilevanza umanitaria del problema che l’esperimento dovrebbe risolvere.

7) Si dovrà fare una preparazione tale da evitare che il soggetto abbia lesioni, danni o morte.

8) L’esperimento potrà essere condotto solo da persone scientificamente adeguate e qualificate, con il più alto grado di attenzione verso la sperimentazione e l’essere umano.

9) Nel corso dell’esperimento il soggetto umano dovrà avere la libera facoltà di porre fine a esso se ha raggiunto uno stato fisico o mentale per cui gli sembra impossibile continuarlo.

10) Durante l’esperimento lo scienziato responsabile deve essere pronto a interromperlo in qualunque momento se indotto a credere che la continuazione dell’esperimento comporterebbe probabilmente lesioni, invalidità o morte per il soggetto umano.

Pressioni da Great Reset o solo mera follia, ignoranza e incapacità? Durante la pandemia cosa ha obnubilato le menti di governi e “garanti” di alcuni stati, accecandole totalmente sui dettami di diritto Naturale, Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Carta di Oviedo e  Codice di Norimberga?

Nel “Bel Paese che non c’è“, per stupire ulteriormente, la Corte Costituzionale si blinda e si “Stringe a Corte” (rif. inno Mameli) non per garantire il Popolo secondo queste fonti; ma l’opera di “distruzione costruttiva” cit M. Draghi e i suoi amici di Davos, nominando il giudice M. D’Alberti. Udite udite, ma non ditelo a nessuno: M. D’Alberti è stato consigliere di Mario Draghi nel suo fulgido mandato demolitivo. Quindi D’Alberti ha giudicato l’operato di chi ha consigliato, in altre parole un giudice ha giudicato se stesso: pura, ma sintomatica e sibillina tautologia. Viene da chiedersi quale asteroide ha estinto gli urlatori del conflitto d’interesse dell’era cenozoica silvioberlusconiana.  Che Paese democratico vorremmo mai essere se la nostra Corte Costituzionale è ridotta ad alcova di simili conflitti e interessi inenarrabili. Nell’attesa che qualcuno o qualcosa ci svegli da questo incubo, potrebbe dare luce il sogno lucido di un Paese in cui il popolo voti ed elegga direttamente i giudici  garanti ed il Presidente della Repubblica.

“Sempre meglio essere nominati che eletti” altrimenti il potere nuovo mondialista corre il letale rischio che il popolo sia rappresentato davvero democraticamente…

La questione dell’armonizzazione delle leggi, sia nazionali che internazionali, è di insuperabile importanza, se mal gestita precipita l’umanità nella odierna Babele biblica. Quindi per avere in merito un più preciso termine di paragone vediamo gli altri come se la cavano.

India: la corte costituzionale cancella ogni obbligo vaccinale. (1)

USA: la Corte Suprema di New York cancella ogni obbligo vaccinale, reintegra i sospesi e ordina il pagamento degli stipendi arretrati. (2)

Nella stragrande maggioranza dei 194 stati ONU non sono stati introdotti o non permangono gli obblighi emergenziali. In Cina il popolo è ormai quasi in rivolta e la linea dura “zero contagi” ha le ore contate. Anche nel Paese del Dragone per antonomasia della dittatura orwelliana, c’è un risveglio tanto maggiore quanto più forte è stata la repressione. Italia e Cina: Paese che vai dittatura che trovi. Si sa è facile vedere la dittatura altrove e, poiché abbagliati, ci si dimentica di quella sotto il proprio naso.

Nulla è eterno. La verità passa sempre attraverso tre stadi: prima è derisa poi fortemente contestata infine palesemente accettata; ma la sua funzione più importante è la capacità di ispirare le menti.

Se i tutori e i garanti sono i collusi e i vessatori, allora ai popoli resta una sola opzione: la rivoluzione.

Ing. Vincenzo Santoro

 

Nota 1   https://www.arezzoweb.it/2022/la-corte-suprema-indiana-ha-stabilito-che-nessun-individuo-puo-essere-costretto-a-vaccinarsi-531622.html

Nota 2 https://www.foxnews.com/us/new-york-supreme-court-reinstates-all-employees-fired-being-unvaccinated-orders-backpay

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