Trump vs Deep State
Il 5 novembre 2024 è stato emesso un verdetto storico per gli USA: Trump vince la competizione elettorale. La punta di diamante del partito repubblicano (GOP) guida la conquista di 312 grandi elettori, contro 222 ai DEM; si aggiudica la maggioranza in senato con 53 seggi (47 ai democratici); infine strappa al controllo dei DEM la camera dei deputati con almeno 218 (il numero definitivo si conoscerà alla fine dello conteggio). Anche la Corte Suprema USA, composta da 9 giudici a vita, è a maggioranza repubblicana 6 contro 3. In altre parole Trump ha potere politico quasi assoluto almeno per i prossimi 2 anni fino alle elezioni di metà mandato. Questa vittoria è così schiacciante e completa che qualcuno ha definito Trump come il dolce dittatore degli USA, per il suo mandato. La vera questione è di quanto il Deep State nord americano si è indebolito negli ultimi 4 anni. Prima del 2020 i gruppi di influenza e le correnti dello stato ombra americano parliamo di massoni, mondialisti, rampolli della finanza, lobbisti, usurocrati o sionisti dal 1890; fin dalla nascita degli USA hanno scritto e controllato gran parte della politica interna ed estera del Nord America e quindi dell’intero Occidente con ripercussioni sull’intera geopolitica planetaria. Basti semplicemente ricordare che su 47 presidenti USA ben oltre la metà sono stati massoni; non proprio il massimo di laicità e di fedeltà rispetto ai divergenti interessi del popolo americano e ai dettami della sua Costituzione.
Trump in più occasioni, sia in questa campagna elettorale che nella penultima, ha apertamente detto esplicitamente di essere il primo nemico del Deep State e di voler liberare gli organi decisionali nevralgici del governo federale dai tentacoli di questo vero e proprio governo parallelo, antidemocratico per antonomasia. A dire il vero i primi a denunciare questo pericolo per la democrazia USA furono: il Presidente Eisenhouer con il suo celebre discorso (vedi link) del 1961 alla nazione trasmesso per tv e radio contro la minaccia persistente del “complesso militare industriale”; poi J.F. Kennedy addirittura denunciò nel suo disperato discorso alla nazione presso il Waldorf-Astoria Hotel, di New York del 27/ 04/1961 il pericolo delle associazioni segrete per la democrazia USA. Sappiamo come fu punito per questo suo coraggio, sia lui, che il fratello ed altri membri della sua famiglia, per aver osato dire la verità intoccabile sul Deep State USA.
Purtroppo la vera sfida di Trump è riconquistare la fiducia internazionale degli USA, perchè ormai in troppi sul pianeta non credono più nella favola raccontata a tutti, per un paio di secoli, sul primato nord americano di migliore democrazia in assoluto e faro d’esempio per tutto il pianeta. Qualcuno in occidente per qualche tempo avrà anche potuto bersi la trama di questo viscido e odioso film secolare, propagandato da ogni canale, culturale, politico, sociale, sin anche da Hollywood. Montagne di ingiusto odio e vergognoso razzismo vomitato contro gli Indiani d’America, i russi, gli afgani, i vietcong, gli iracheni, i siriani… insomma a lenire chiunque fosse andato contro gli interessi del mondialismo by Deep State. Cento milioni di Pellerossa e tribù autoctone nord americane sono stati sterminati nel più grande olocausto taciuto della storia umana. Taciuto e con l’apoteosi della menzogna trasformato addirittura in odio degli oppressori verso gli oppressi, il miracolo della propaganda…
Oggi il film americano by Deep State è cambiato. O meglio gli spettatori e le vittime sono stanche di essere sacrificate supinamente: non c’è più consenso, c’è voglia interna ed esterna reale di combattere questo male non più nascosto, radicato maggiormente in USA, ma con un parallelo Depp State d’élite in Europa, sede nevralgica di questo male secolare. Soprattutto il Deep State non è più quello di un tempo; in primis ormai la sua esistenza e modalità d’azione non sono più segreto a miliardi di umani. I segnali del suo indebolimento sono: dedollarizzazione; inadeguatezza di FED, IMF, BOW e BIS (perchè banche private o gestite da poteri non popolari); disastrosa sconfitta di tutta la NATO, contro la sola Russia in Ucraina; crescente potere dei BRICS; migrazione ad est del baricentro economico geopolitico mondiale; perdita del controllo totale su tanti Stati-Colonie africane; ridicolizzazione dell’ONU e dell’AIA a causa del genocidio sionista contro i palestinesi; posizioni non più allineate di Paesi come l’Arabia Saudita (vedi ultime denunce contro Israele del principe Bin Salman).
Trump quindi ha oggi una grande possibilità: decapitare definitivamente il Deep State ferito e indebolito, tagliando ogni suo tentacolo ripulendo e ripristinando funzioni originarie dell’FBI, della CIA, dal Pentagono, dall’esercito, alle corti in mano a giudici corrotti; ripulendo da questa immondizia insomma ogni posizione di potere. Una sfida titanica, ma questa volta ha tutto il potere necessario, non ha più scuse, il tempo e maturo e ci sono tutte le condizioni necessarie. Sicuramente lo giudicherà la storia dalle azioni concrete nel suo secondo mandato; ma a vedere dalle prime posizioni di pace sull’Ucraina i segnali sono positivi. Dopo la sua vittoria elettorale, in Europa ci sono stati terremoti politici epocali, tutti i guerrafondai sono costretti ad una presa di coscienza con la realtà. La Germania scaricherà il suo cancelliere Scholz e tutti gli stati UE dovranno sottrarre ulteriori miliardi alla spesa pubblica per finanziare una telecomandata e folle guerra persa da una NATO, anacronistica e al collasso totale.
La seconda grande sfida di Trump è tenere sotto controllo il debito pubblico USA, ormai oltre i 36.000.000.000.000 $. Probabilmente dovrà prendere misure drastiche in tal senso, c’è chi dice che renderà finalmente pubblica la FED, ridurrà le tasse o cancellerà l’IRI e parte del debito pubblico stesso. Altri suggeriscono di collegare il $ al bitcoin o ad asset reali, per porre freno ad un’inflazione ormai senza controllo, che sta distruggendo anche l’Europa e il potere di acquisto di entrambi i popoli sulle sponde dell’Atlantico. Di sicuro il Presidente dovrà rivedere o rivoluzionare la politica industriale interna, se ha intenzione di ridimensionare il colonialismo USA. Dovrà invertire la tendenza della deindustrializzazione verso l’est, dovrà porre riparo alle politiche di immigrazione (nuova tratta degli schiavi), dovrà ispirarsi e stupirci con novità, non solo dalla tecnologia di Elon Musk, ma in primis cercando di ripristinare la Democrazia (quella vera mai vista fin oggi sul pianeta…). Non quella “democrazia by Deep State e by élite” che tiene i popoli sotto usura di un sistema bancario privato, combatte la libertà e la verità, impone imprecisate cure mediche e dà armi a Stati che la usano per genocidi etc etc.
La grande spina nel fianco di Trump è l’Iran e l’appoggio alla lobby sionista durante le votazioni, speriamo riesca a liberarsi lui stesso da questi amici imbarazzanti come Netanyahu e a rispettare la sovranità di Stati, sì lontani, ma degni del loro pieno auto-controllo, autodeterminazione del loro destino e della loro libertà e sovranità indipendente da ogni ingerenze esterne.
L’appoggio dei miliardari e di Elon Musk, pone ancora una volta la questione di un sistema elettorale totalmente da rifondare, in quanto viene eletto solo chi può spendere miliardi. Questo problema oltre di diseguaglianza assolutamente antidemocratica, per di più genera vincoli indissolubili tra eletto e sponsor simili a quelli della lobby sionista. Vi immaginate un’America piena di androidi, di fabbriche di robot che producono robot, iper teconologica, in preda dei capricci dell’IA ancora bambina. Se per quest’era ci sarà davvero democrazia o almeno una sua parvenza: allora l’umanità avrà un futuro migliore. Dai primi segnali dopo le elezioni sembra che ci sia una rivoluzione vera apocalittica in corso, tra i poteri USA e non solo.
Trump infine sta già preparando una agguerrita squadra di governo, tra le sue fila c’è anche l’On R.Kennedy avvocato che ha ottenuto successi incredibili contro la FDA (Food and Drug Administration), in una causa ha ottenuto il risultato storico che i sieri Covid19 non possono essere ritenuti vaccini, sta lottando anche per riconoscere il nesso tra autismo e vaccini classici, risarcimenti e processi ai colpevoli etc.
Trump resterà per sempre nella storia è stato l’unico presidente USA a vincere tre volte le elezioni…, ma Putin è colui che ha preparato con sacrifici ed intelligenza le giuste condizioni per la sconfitta dell’élite mondialista o Deep State.
A lui e a tutti quelli che combattano l’élite diamo i nostri migliori auguri: la guerra secolare contro l’umanità libera è giunta alla battaglia finale e stanno vincendo i buoni, sta vincendo la Verità. Speriamo che da oggi alla sua nomina di gennaio il Deep State non rovini ancora di più lo scacchiere geopolitico da lasciare in eredità a Trump; tanto da questi segnali e tanti altri deduciamo che ormai la rivoluzione è in atto e inarrestabile.
Ing Meccanico Vincenzo Santoro Lungimirante